German Flat Track, Brokstedt: la pioggia ferma le gare, non la passione

A volte le corse non riguardano solo la bandiera a scacchi. Lo scorso weekend a Brokstedt avrebbe dovuto essere tutto all’insegna della competizione, ma la pioggia battente ha costretto a cancellare l’evento principale della domenica. Nessun risultato questa volta… ma comunque tante cose da raccontare.

Due settimane prima, molti di noi erano già su questa stessa pista per il Golden Hotshoe Day – una giornata di test senza gara, utile tanto per le moto quanto per i piloti. E sabato scorso, il training day a Brokstedt è filato liscio come l’olio: dalle prove libere agli esercizi di partenza, tutto ha funzionato. L’energia era tanta, la concentrazione massima. Tutti pronti a correre.

Una griglia piena – in tutte le categorie

La partecipazione è stata importante, segno che il Flat Track in Germania continua a crescere. Nella categoria ProAm, si sono schierati 8 piloti, tra cui nomi di livello internazionale come Marius Kircher #96 e Sebastian Thalheim #666, entrambi impegnati nel Campionato del Mondo Flat Track.

I Rookies hanno visto ben 17 piloti al via, ed è stata una delle categorie più combattute del weekend. Tra i Newbie, 13 rider in pista – incluso Jens Föhl, organizzatore del Round 3 a Halbemond e della finale di settembre al Wheels & Wake Festival, che ha fatto il suo debutto in gara.

Nella Vintage, hanno corso 7 moto, mentre la categoria Classic ha contato 14 partecipanti – numeri importanti per due classi che restano tra le più amate dal pubblico. Dopo il suo debutto nel primo round di Diedenbergen, è tornata anche la Thunderbike, con 7 piloti pronti a dare gas. Da segnalare: gli organizzatori hanno accolto anche una moto elettrica – sei “Thunder” e una… “Lightning”!

E non dimentichiamoci della Ladies Class, rappresentata con orgoglio da 9 donne – un chiaro segnale che il Flat Track è davvero per tutti.

La gara che non c’è stata – e perché conta lo stesso

Peccato non aver visto queste griglie piene darsi battaglia domenica. Il giorno di gara ha una magia tutta sua: la tensione, la concentrazione, la pressione. C’è qualcosa di sacro in quell’istante in cui si spegne il semaforo e dodici piloti si buttano in curva verso sinistra, manubrio contro manubrio, col cuore in gola.

Otto giri. Una sfida. Contro gli altri. E contro sé stessi. E quando cala la bandiera, la rivalità svanisce e torna il sorriso nel paddock.

Questa volta la gara non c’è stata. Ma c’è stata l’attesa, la carica, la community. La dimostrazione che questo sport è vivo e vegeto.

Prossima tappa: The Moon Race

La stagione è tutt’altro che finita. Ci ritroveremo tutti – casco in testa, visiera abbassata – al leggendario Speedway Stadium di Halbemond per “The Moon Race”, a calendario il 16–17 agosto.

Testo di Kosta#19

Foto © @stephon_f e @ynkwlf

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